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Veren Gavran è un bardo tiefling proveniente da Avaspyr.

Biografia

Poco è noto dell'infanzia di Veren. Nato come umano in un piccolo villaggio dei Prati reali Krink, egli si trasferì presto alla capitale Torri Rosse per frequentare il Collegio dei Bardi.

Il patto

Thy tender touch
full of care,
could feel no more.

Eerie torment in moonlight as such
his beak uttered a blare
and after that nothing more.

With soul washed ashore,
Return in the air
could the Raven nevermore.

With soul washed ashore,
Tis pain bear
could the Raven nevermore.

Al collegio, frequentando le sezioni proibite della biblioteca, Veren apprese conoscenze su demoni e altre entità oltreplanari, in particolare un modo per contattare uno spirito chiamato Marnisvor.

L'Erede di Sole Grigio

Veren si trovava nella locanda Da Beppe a Candelvi quando conobbe lo stregone draconico Wladi e la druida ritheriana Vhaera. Gli avventurieri presto formarono un gruppo e organizzarono una spedizione per visitare il luogo dell'impatto della Cometa che pochi giorni prima era precipitata ad est di Cuorventoso. Veren venne poi convocato insieme ai suoi compagni dal re di Caldelvi, Inth Public, per fornire informazioni riguardo al cratere della cometa.

Dopo aver arruolato un tiefling di nome Megone, il gruppo partì per Garalta, dove assisterono al potere distruttivo dell'Erede per la prima volta.

Inoltre, durante un viaggio verso la foresta di Am'Avad, Veren e i suoi compagni fecero il loro primo incontro con le entità di Cha'iir, da loro denominate "elfetti". In dono dal presunto capo dei Chairi, Veren ottenne un oggetto misterioso dalla forma di un fungo.

Il gruppo arrivò poi ad Am'Avad dove Veren incontrò lo stregone di corte Asher del regno elfico e la presunta mezzamina Astrid gor-Bel.

Morte?

In un punto imprecisato tra le vicende dell'Erede e quelle della Città della Notte, Veren incontrò la morte, presumibilmente insieme ai suoi compagni o quantomeno allo stregone Wladi.

La Città della Notte

Veren si risvegliò privo di ricordi all'interno di una foresta oscura. Nelle sue vicinanze si trovavano Wladi nonchè un gruppo di estranei: Taborio, Antonello e Alioth. Dopo aver sconfitto un Eldena dall'aspetto di una bestia con tre teste animali, i cinque vennero prelevati da tre ranger lampades - Celsia, Adam e Marko, che li portarono all'interno della città di Jun. I membri del gruppo vennero informati della loro condizione, ovvero l'assenza di ombre che ne indicava la morte.

A Jun, Veren trovò rifugio alle Terme Spiritiche. Attraverso un antico procedimento eseguito dal capo Don Darrim, le anime di Veren e dei suoi compagni vennero legate a dei Cloratotem che le proteggevano ma allo stesso tempo impedivano loro di lasciare le terme. Dopo mesi di lavoro, un importante cliente si presentò: lo spirito Marnisvor. Finalmente Veren conobbe di persona il suo stesso patrono. Marnisvor aiutò il gruppo a fuggire rubando i Cloratotem dal forziere di Don Darrim, e gli avventurieri si misero in moto per liberare Celsia dalla prigione in cui era rinchiusa.

All'Avernus, Veren incontrò il lich lossodonte Emlamlachia El-Abadagaahor e riuscì a sconfiggerlo insieme ai suoi compagni, infliggendo il colpo finale con il pugnale Balevirnium donatogli da Marko dopo che questi si era rivelato essere il dio della morte Marfis stesso.