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La Città della Notte è una campagna iniziata a Gennaio del 2020. La città interplanare di Jun torna dopo aver fatto una comparsa nell'ultima parte di Le Scorrerie del Piratto.

La campagna segue le vicende di personaggi provenienti da svariati mondi che, senza ricordarsi esattamente come sono arrivati nel Vailrot, vengono accolti nella famigerata città della notte. Tuttavia scoprono presto di essere tutti morti: le loro presenze sono meri spiriti che a Jun vengono chiamati Sbiaditi. I personaggi devono farsi strada nella città mentre varie forze cercano di appropriarsi delle loro anime, primo tra i quali il proprietario delle Terme Spiritiche Don Darrim.

Giocatori

  • Kajtzar interpreta Veren Gavran, un bardo-warlock proveniente da Avaspyr. Il suo patrono, Marnisvor, si trova in città, e ha l'occasione di incontrarlo dal vivo per la prima volta.
  • Werebeard interpreta Wladi, uno stregone draconico proveniente da Avaspyr. Prima del suo arrivo a Jun stava indagando i segreti del Sole Grigio, e forse troverà risposte nel cuore di questa città.
  • Tabor e Seregno interpretano rispettivamente Taborio Von Pennar e Antonello. Entrambi provengono da un mondo lontano, così lontano che a stento riescono a ricordarlo. Privi di uno scopo, troveranno un nuovo significato per le loro vite nell'Ordine dei Lampades.

Sinossi

Capitolo 1: Il cammin di nostra vita

Capitolo 2: Le terme spiritiche

Celsia, Adam e Marko cercano la via del ritorno con l'aiuto del Rintocco della Lanterna. La squadra entra nella città insieme ai soccorsi superando i controlli, che non si accorgono dell'assenza di ombre dei protagonisti.

Appena raggiunto un luogo sicuro Celsia informa i personaggi della loro condizione spiegando anche che, da quando la città è sotto il controllo del Nuovo Ordine, gli abitanti sbiaditi non sono più considerati cittadini con pari diritti.

Celsia escogita un piano per cui i personaggi lavoreranno al servizio di Don Darrim, proprietario delle Terme Spiritiche di Jun. Oltre a offrire loro protezione, il lavoro alle Terme permetterà loro di accedere al successivo ring della città superando i controlli, dal quale sarà poi possibile raggiungere l'Avernus, la sede dei Lampades. Celsia chiede ai personaggi di mantenere un basso profilo finchè non farà ritorno alle terme per recuperarli.

Sfortunatamente Don Darrim si appropria delle anime dei personaggi, effettivamente rendendoli suoi schiavi e impedendo loro di uscire dalle Terme. Le anime sono rinchiuse all'interno di sigilli chiamati "Cloratotem" che Don Darrim tiene nascosti nei sotterranei dell'edificio.

Passano mesi e Celsia non si fa viva, come del resto nessun altro membro dei Lampades. Un giorno un cliente importante si presenza alle terme: uno spirito molto grande dall'aspetto di una cornacchia. Si tratta di Marnisvor che è venuto a visitare il suo servitore Veren Gavran. Egli informa i personaggi che l'unico modo per riportarli in vita è il potere di una stella, e convenientemente se ne trova una nel cuore di Jun, la fonte stessa del battito periodico e del potere che tiene intatta la città difendendola dalle creature della foresta.

Spiega inoltre che Celsia è stata arrestata dal Nuovo Ordine per "buoni motivi" ma che è la loro unica speranza di raggiungere il prossimo ring della città attraverso l'Avernus; perciò Marnisvor invita loro a liberarla dalla prigione in cui si trova.

Infine Marnisvor si offre di aiutare i personaggi a reclamare le proprie anime e poter quindi lasciare le Terme Spiritiche. Avverte però che DOn Darrim è un essere potente e pericoloso e servirà quindi una distrazione per raggiungere e rubare i Cloratotem.

Marnisvor trasporta i personaggi nei sotterranei delle terme dove un gigantesco spirito del fuoco è intrappolato all'interno di una gabbia e collegato a una serie di tubi per scaldare l'acqua dei bagni. Poi Marnisvor avverte che Don Darrim si accorgerà della sua presenza a breve e bisogna quindi agire in fretta.

I personaggi distruggono la gabbia per liberare lo spirito del fuoco, creando scompiglio ai piani superiori. Poco dopo Don Darrim appare per fermarli ma si ricorda dei totem e nota la mancanza di Marnisvor. Il proprietario delle terme evoca due elementali dell'acqua per occuparsi dei personaggi, poi si teletrasporta via per cercare Marnisvor.

Alla fine del combattimento contro gli elementali dell'acqua nella sala macchinari Don Darrim appare di nuovo e carica verso i personaggi, ma questi vengono trasportati in un vicolo della città fuori dalle terme, dove Marnisvor mostra loro di aver trovato i totem. Tuttavia non li restituisce ai personaggi. All'improvviso il gruppo viene raggiunto da Marko, momento in cui Marnisvor si smaterializza.

I personaggi chiedono a Marko perchè questo non si è fatto vivo in questi mesi e lui risponde di essersi presentato varie volte alle terme chiedendo di loro ma ricevendo sempre risposte negative da Don Darrim. Marko chiede ai personaggi di aiutarlo a liberare Adam e Celsia per poi raggiungere l'Avernus.

Capitolo 3: Salvando Celsia

In questo capitolo i personaggi fanno irruzione nella prigione del Nuovo Ordine dove sono rinchiusi i loro compagni Lampades. Trovano Adam incatenato e morente nella sala torture, e Celsia nel piano superiore, incantenata e in forma lupo (i personaggi scoprono in questo momento che è un licantropo). Tra gli oggetti del Nuovo Ordine trovano anche una lettera di "Mikaeorn", il Sommo Avernale capo dei Lampades, che a quanto pare sta stringendo degli accordi con le autorità di Jun.

Capitolo 4: Avernus

In questo capitolo i personaggi raggiungono il quartier generale dei Lampades, l'Avernus, scoprendo che l'organizzazione è stata compromessa da tempo indefinito in quanto il Sommo Avernale è segretamente Emlamlachia El Abadagahor. Dopo essere arrivato a Jun in seguito alle vicende di Le Scorrerie del Piratto, infatti, il chierico della morte lossodonte aveva accumulato abbastanza potere e conoscenza da diventare un lich e, spodestando le autorità dell'Avernus, aveva trasformato l'organizzazione dei Lampades in uno schema per mantenere un rifornimento costante di anime sbiadite da consumare per rimanere immortale.