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C'erano una volta un uomo e tre bambini. I bambini guardavano e l'uomo creava. Tutto era creazione dell'uomo, anche i bambini. Ma quindi i bambini guardavano loro stessi? Ti chiederai. Sì, si guardavano, e avevano anche una casa, creata dall'uomo per loro. Jel-dar era il nome della loro casa. Non conoscevano ombra, poichè un muro era stato costruito dall'uomo. Non conoscevano amore, poichè erano amati dalla terra e dalle stelle. Ma cosa li rendeva speciali? Ti chiederai. Avevano il più grande tra i doni: il dono della mano. Potevano creare e potevano plasmare, pietra, carne e aria; la materia era loro creazione. Mentre l'uomo era al di fuori da tutto, loro erano tutto, ma anche al di fuori di esso. Ora, l'uomo guardava e i bambini creavano. Fu dato loro lo strumento supremo, la Prima-mano, la Csenoranja, a loro prestata dall'uomo.

Dicono che i bambini fossero diversi, e diversi fossero gli usi dello strumento. I Primi volevano sapere, i Secondi volevano essere, i Terzi volevano fare.

Siccome il vuoto negò loro questo, la Prima-mano venne chiamata in causa.

Poichè il vuoto fece loro dimenticare, i Primi impararono a ricordare.

Poichè il vuoto fece loro cambiare, i Secondi impararono a restare.

Poichè il vuoto fece loro fallire, i Terzi impararono a riuscire.

Seppur la creazione crebbe in bellezza, la libertà dei bambini provocò più danni che bene.

Giacchè arrivo il giorno in cui i Terzi ruppero il muro.

Ora, la materia ebbe ombra, e l'ombra ebbe materia. Iniziammo ad avere sogni, e i sogni iniziarono ad avere noi. La creazione stava fallendo, il vuoto adempiendo al suo moto.

Ma i Secondi non vedevano le ombre, perchè non erano ciechi. Guidarono una guerra contro i sogni, ma non poterono usare la Csenoranja, giacchè il Rompimuro provocò la sua frammentazione.

Ma i Terzi bramavano perdono, e per questo riuscirono a ritrovare i pezzi della Prima-mano, per annullare i loro errori. Potevano riparare il Muro, ma non la materia, poichè mille volte la propria forma aveva cambiato.

Ma i Primi ricordavano, e con la loro scritta storia di tutto, avevano preservato la forma della materia del passato.

Gli ultimi bambini si sacrificarono, e diventarono le radici e gli alberi del Muro, la Foresta Grigia, il Vail-rot.

Ora, l'uomo se n'era andato. Nessuno era pronto per Mano-materia e Voce-ombra. La terra e le stelle, che amavano i tre bambini, cosa fecero? Ti chiederai.

Lessero la storia, e dipinsero le lune.

Poichè nuovi bambini dovevano arrivare.

Con mani più piccole e voci più dolci.


Anonimo, Me Naan, la Favola dei Tre Bambini